Aggiornamento del 13 maggio 2020
Con una nuova comunicazione, il Governo mette ordine dopo quanto affermato l’8 maggio (riportato nell’articolo che segue). Nelle FAQ aggiornate al 12 maggio, si legge quanto segue:
“Le altre strutture turistico-ricettive (bed and breakfast, affittacamere, case vacanza etc.) possono proseguire la propria attività esclusivamente nei casi in cui siano ospitate persone impegnate in attività funzionali ad assicurare la continuità dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali. In ogni caso, le strutture ricettive di qualsiasi tipologia devono operare nel rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie e della distanza interpersonale, evitando comunque di causare assembramenti negli spazi comuni o in prossimità degli accessi”.
Si torna quindi in linea con quanto indicato nel Dpcm 26 aprile 2020: le attività extralberghiere non possono ancora riaprire.
Intanto, per quanto riguarda la Regione Lazio, il Presidente Nicola Zingaretti ha firmato un’ordinanza che consente l’esecuzione degli interventi necessari alla predisposizione delle misure di prevenzione e contenimento del contagio finalizzate alla riapertura.
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Da ieri sul sito del Governo è apparsa quella che sembra la novità che tutti stavano aspettando nel settore extra-alberghiero: le strutture ricettive possono tornare ad ospitare.
Nella sezione “Fase 2 – Domande frequenti sulle misure adottate dal Governo” pur specificando che:
Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono vietati. Agli italiani e agli stranieri che ancora non hanno concluso il viaggio turistico iniziato in precedenza sono consentiti esclusivamente gli spostamenti strettamente necessari per rientrare il prima possibile nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio; quindi i percorsi stradali per/da aeroporti e/o stazioni ferroviarie di partenza/arrivo e fino alla residenza, abitazione o domicilio.
si aggiunge quanto segue:
Gli alberghi, i bed and breakfast e le altre strutture ricettive possono proseguire la propria attività ma esclusivamente per le persone autorizzate a spostarsi secondo le previsioni normative vigenti e sempre nel rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie e della distanza interpersonale, evitando comunque di causare assembramenti negli spazi comuni o in prossimità degli accessi.
Finalmente quindi un’apertura al settore extra-alberghiero fermo da inizio marzo, ovvero dallo scoppio della pandemia da Covid-19 in Italia. Seppure il nostro Paese non è interessato da flussi turistici, vietati al momento, le strutture ricettive potranno riaprire le porte a chi cerca una soluzione temporanea prima di rientrare al proprio domicilio/residenza.
Sulla stessa pagina istituzionale, alla domanda “Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio?” il Governo risponde:
Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche. Tale compito è demandato alle autorità di pubblica sicurezza.