E dopo NoLo, SuPra. Se il nome fa ancora fatica ad affermarsi in maniera capillare e troverai ancora chi è confuso da questa etichetta, la zona di interesse da essa incorniciata è quanto di più preciso: siamo a sud di Porta Romana, e più precisamente a sud della Fondazione Prada (di qui SuPra, appunto, che qualcuno chiama anche SottoPrada), in una zona della città che un tempo era sinonimo di periferia difficile, Corvetto.
Non più un “ghetto”
Incastrati fra lo scalo ferroviario e la porzione più settentrionale di Corso Lodi, apice superiore di SuPra (ma usa anche SouPra, se vuoi usare l’abbreviazione dell’inglese “South”!), un tempo c’era un quartiere dormitorio, mentre oggi siamo davanti a un laboratorio a cielo aperto che sperimenta con l’architettura, il design, anche la cucina.
Si recuperano fabbriche dismesse (in una di queste, il district Symbiosis, c’è fra gli altri il quartier generale di Fastweb), nuovo e tradizionale si incontrano (il più classico degli esempi è a tavola, fra osterie che resistono e nuovi richiami internazionali) e anche le archistar investono in zona: basti pensare alla torre che completa proprio la Fondazione Prada, inaugurata in piena emergenza Covid e firmata da Rem Koolhaas.
Cosa ancora più interessante è che è in questa area che è stata individuata la futura sede del villaggio olimpico per le Olimpiadi invernali congiunte Cortina-Milano del 2026.
Il momento di investire
Va da sé che sia proprio questo complesso 2020 l’anno perfetto per iniziare a mettere un piede in SuPra. Infatti i dati del borsino immobiliare per il mese di luglio di quest’anno danno il mercato in discesa, com’era ovvio aspettarsi, per un valore intorno al 15.4%, ma già in ripresa nel 2021.
In più, i prezzi in zona Lodi/Brenta, cuore di SuPra, sono ancora decisamente bassi se paragonati con le zone più richieste di Milano: fra i 2800 e i 3200 Euro al metro quadro la vendita, paragonati con gli oltre 7000 di Porta Genova, i 5800 dei Navigli o gli 8300 di area Arco della Pace.
Dove cercare a SuPra/SouPra

La clientela incuriosita da questa zona di Milano è giovane, creativa e vuole essere intrattenuta oltre che ospitata: Social Music City, in via Lorenzini (pieno scalo ferroviario), il Plastic in via Gargano o il Fashion Club Privé in via Bernardo Quaranta sono tutti in quartiere, e la loro vicinanza può essere sfruttata per attirare giovani viaggiatori in cerca di eventi musicali e dance anche internazionali.
La presenza degli uffici di molte aziende può tornare utile per offrire alloggio a professionisti in città per lavoro: in questo caso uno dei punti nevralgici è piazza Adriano Olivetti.
Naturalmente non si può dimenticare l’arte: non solo la Fondazione Prada, ma anche l’ICA, centro per l’arte contemporanea (via Orobia) che si ispira al suo omonimo londinese, Hub/Art, 809 o Plasma Plastic. E potremmo elencarne ancora, perché davvero non mancano!