Per chi legge bene l’inglese, abbiamo scovato un interessante documento redatto dal team di Rental Scale-Up che elenca 10 possibili azioni da intraprendere per superare la crisi che il settore turistico extra-alberghiero sta attraversando dal momento dell’esplosione della pandemia da Coronavirus.
Alcuni dei punti affrontati dalla società con sede a Saint Barts, molto attiva nel settore delle consulenze per host e property manager, sono interessanti anche per chi lavora in questo ambiente così lontano dai Caraibi.
In ordine sparso, ci sembra importante sottolineare i seguenti:
1. Revisione accurata e puntuale dei Termini & Condizioni delle strutture ricettive. Se è vero infatti che la maggior parte dei clienti potranno ricevere un rimborso per la loro cancellazione a causa di sopravvenute condizioni straordinarie, è altrettanto vero che le condizioni di prenotazioni a cui lavoreremo più approfonditamente oggi ci potranno venire in aiuto per le prenotazione che verranno.
2. Fare meno affidamento sui più grandi canali di prenotazione on-line esistenti (le OTA, per intenderci) e puntare di più sul direct booking. Dopo aver in molta parte ignorato i Termini e Condizioni dei singoli annunci (vedi la polemica legata ad Airbnb che abbiamo descritto qui) ci si aspetta che una volta finita la crisi, molti host non si fideranno più di chi fino a ieri garantiva loro la maggior parte degli introiti. Ovviamente tutto ciò è possibile solo con il perfezionamento di abilità tecniche ad hoc.
3. Il terzo punto, strettamente legato al precedente, è quello legato al mercato locale. Organizzazioni che conoscono bene il territorio lavoreranno sodo per attrarre turisti il prima possibile e il vecchio detto “l’unione fa la forza” non passa mai di moda! L’onda d’urto che può derivare dall’agire sulla valorizzazione del proprio territorio insieme a partner con un intento comune potrebbe sorprenderci.
4. Puntare sul Revenue Management, anche come primo approccio. Non si tratta solo di una strategia improntata sui prezzi, ma sul considerare questa un’intero processo di massimizzazione delle prenotazioni attraverso la vendita del “prodotto” giusto al cliente giusto al momento giusto al prezzo migliore attraverso i migliori canali di distribuzione.

Partendo da questi punti, e consapevole dell’importanza di un confronto con property managers che lavorano in diversi parti del mondo, Thibault Masson, fondatore di Rental Scale-Up, ha organizzato una conferenza on-line per sabato 25 aprile, alle 18.00 (Central European Time).
Interverranno tra gli altri: Adel Honti, CEO e fondatore di Honti Management; Nico Dubretctic, fondatore di Direct Booker; Andrew Macdonald, direttore di Zeguest; Tomas Grizas, CEO e co-fondatore di Houseys.
Si parlerà di come host e property managers possono affrontare la crisi, prendendo ispirazione da azioni messe in atto da altri colleghi in altre parti del mondo. Perché se è vero che la crisi è globale, è altrettanto vero che i mercati di riferimento sono diversi e qualcuno, magari, si è già mosso in una direzione che al momento noi possiamo ignorare. Attraverso il confronto, potremo capire a quali dati attingere o da quali esperienze prendere spunto per adattarle alla nostra realtà.
Ci si può iscrivere gratuitamente qui.
I video rimarranno on-line gratuitamente per 48 ore.