Tra i cambiamenti epocali che l’epidemia di Coronavirus ha portato con sé, quello che riguarda il turismo è senza dubbio uno dei più radicali. Si stima che l’intero settore abbia perso circa il 90% del fatturato nelle città e nei paesi più colpiti dall’epidemia.
Airbnb, leader nel settore degli affitti brevi, vede allontanarsi l’obiettivo della quotazione in Borsa (previsto appunto per il 2020) e cerca di “arginare” i danni come possibile (vedi ad esempio l’iniziativa sulle experience on line lanciata recentemente).
La notizia di questi giorni però riguarda uno dei fondatori di Airbnb e attuale suo CEO, Brian Chesky.
Chesky fuori da Airbnb?
Secondo il “Wall Street Journal” infatti, alcuni investitori del colosso di San Francisco starebbero facendo pressione affinché Chesky venga estromesso dalla sua stessa “creatura” (qui l’articolo pubblicato sul quotidiano on-line).
Insoddisfatti dalla gestione della crisi Covid-19 da parte dell’amministratore delegato della società, gli investitori lamentano soprattutto di non essere stati messi al corrente della decisione di Chesky di rimborsare interamente gli ospiti che hanno deciso di annullare il loro viaggio a poche ore dalla data di partenza dell’iniziativa.
Questa infatti ha scavalcato le politiche di cancellazioni dei singoli host ed è stata in gran parte sostenuta dalle finanze di Airbnb stessa. Gli investitori e membri del consiglio di amministrazione (tra questi Kenneth Chenault, precedentemente CEO di American Express, e Ann Mather, ex dirigente della Disney) non l’hanno presa bene, essendo stati scavalcati e messi al corrente della questione solo a cose fatte.
Così, quando di recente Airbnb ha incoraggiato una raccolta fondi tra i propri investitori per far fronte alla crisi da COVID-19, alcuni hanno rifiutato mentre altri hanno chiesto a Chesky di fare un passo indietro nella gestione o, in alternativa, di farsi affiancare da un esperto per stabilizzare le finanze della società.

Il portavoce di Airbnb Nick Papas ha negato quanto riportato dal “Wall Street Journal”: soprattutto le voci che riguardano una divisione all’interno del consiglio di amministrazione della società.
Anche l’apparente richiesta da parte degli investitori di rinunciare alle Experience, che starebbero far perdendo denaro e consensi all’azienda, è stata negata da Papas:
“Il consiglio di amministrazione ci ha incoraggiato a investire sulle Experience”.
A dimostrazione di ciò, è avvenuto il recente rilancio delle stesse attraverso modalità on-line.
Di certo, “crisi Chesky” o meno, Airbnb deve cercare di resistere in un momento in cui le prenotazioni sono crollate dell’80%, mentre il 90% di quelle previste per prendere l’avvio nelle scorse settimane è stata cancellata.